Le applicazioni mobile, sfruttando le moderne tecnologie di connettività wifi, possono migliorare notevolmente i processi di approvvigionamento, produzione e vendita delle aziende. Quali sono le caratteristiche di un applicazione mobile? Verso quali scenari si muove il mobile computing?
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale del settore legato al “Mobile Applications”. Le ragioni di tale incremento sono numerose e riguardano principalmente alcune situazioni favorevoli fra cui l’unificazione dei numerosi standard presenti sul mercato, l’abbassamento e, di conseguenza, la diffusione delle apparecchiature e dei dispositivi mobili, la diffusione di nuove tecnologie, la consapevolezza che le applicazioni mobili portino ad un effettivo miglioramento ad alcuni processi industriali e commerciali.
La diffusione delle applicazioni è essenzialmente dovuto al valore aggiunto che esse portano nell’efficienza di quegli utenti che non hanno la possibilità di accedere direttamente alle informazioni aziendali, sia perché non dispongono di una postazione fissa in ufficio, sia perché non posseggono le competenze necessarie per agire sui moderni sistemi informativi. Grazie a dispositivi portatili – come laptop, tablet pc, palmari o smart phone – e all’utilizzo di applicazioni mobile, gli utenti dispongono dei dati dell’azienda in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, migliorando sensibilmente la produttività e l’efficienza del proprio lavoro.
Quando parliamo di applicazioni mobili, facciamo riferimento a soluzioni innovative che spesso nascono dalla necessità di migliorare un processo aziendale troppo complesso e spesse volte si riferiscono ad una specifica situazione. I casi di successo, e insuccesso, evidenziano una spiccata eterogeneità delle applicazioni, del terminale utilizzato, del tipo di connessione e dell’attività sviluppata. I campi di utilizzo sono molteplici; possiamo ricordare:
I settori dove, tradizionalmente, si riscontrano le soluzioni di maggiore successo sono manufacturing, trasporti e logistica, distribuzione e retail. I benefici che questo genere di soluzioni portano sono da ricercare sia all’interno della realtà aziendale sia all’estero, fra clienti e fornitori. Le applicazioni mobili portano in molte situazioni alla riduzione dei costi, con un conseguente aumento dei ricavi, alla diminuzione delle ore uomo dedicate ai processi , ad una maggiore soddisfazione del cliente ed a un miglioramento dell’immagine aziendale.
Lo stato dell’arte attuale mette in luce alcune caratteristiche che un’applicazione deve avere per essere considerate “mobile”:
Dal punto di vista delle tecnologie utilizzate, il mercato attuale evidenzia alcune contesti di successo:
Il futuro si prospetta più ampio ed eterogeneo dal punto di vista tecnologico. Tre sono i nuovi campi di interesse per le applicazioni mobili:
RFID è l’acronimo di Radio Frequency IDentification è una tecnologia per l’identificazione automatica di oggetti, animali o persone. Il sistema è basato sulla lettura di un tag – un’etichetta –attraverso appositi apparecchi detti reader. Esistono diversi standard ISO:
I tag 125KHz e 13.56Mhz sono previsti dalle norme ISO come passivi mentre per i tag RFID UHF e Ultrawide band esistono attivi, semi-attivi e passivi. Differenza fondamentale tra etichette passive ed attive, è la presenza o meno di batterie sul tag che permettono una maggiore potenza e quindi una distanza di lettura più ampia. Le soluzioni su tag 125/134 KHz e 13,56Mhz trovano, anche oggi, svariati campi applicativi: tracciabilità animali (un esempio è il microchip applicato agli animali domestici), apertura delle serrature (settore alberghiero) e controllo degli accessi utilizzando smart card. Le soluzioni con tag UHF sono dedicate alla logistica interna ed esterna dell’azienda perché permettono la lettura di più codici contemporaneamente e a distanze più elevate rispetto ai tag 13,56Mhz. Infine, le soluzioni con tag 2.4GHz e oltre sono consigliati per la mobilità (telepass e similari) e gli interporti. RFID è la soluzione ideale per le applicazioni di logistica, gestione della produzione e delle scorte a magazzino.
WIMAX, acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access, è una certificazione per prodotti conformi allo standard IEEE 802.16. Si basa principalmente su tecnologie wireless per connessioni a banda larga su grandi distanze. La tecnologia WIMAX può essere utilizzata per un gran numero di applicazioni fra cui: connessioni “last mile” (in altre parole è possibile raggiungere con connessioni a banda larga località isolate), applicazioni per cellulari, fornire connessioni ad alta velocità ed affidabilità ad applicazioni business (SFA e Customer Relationship).
WIBRO (Wireless Broadband) è una tecnologia per la connessione internet wireless a banda larga. Sviluppata in Corea, dal 2002 è attiva e presente sul territorio coreano una rete con uno spettro elettromagnetico a 100 Mhz nella banda 2.3 Ghz. Senza addentraci nei particolari tecnologici, la differenza principale con lo standard WIMAX è l’utilizzo di uno spettro di frequenza licenziato: occorre cioè avere una licenza per trasmettere in WiBro. Da un certo punto di vista, questo è un notevole vantaggio per la tecnologia: vengono infatti evitate interferenze potenziali da altre sorgenti che utilizzino lo stesso spettro, come può invece spesso accadere per il WiFi e che, di conseguenza, potrà capitare per il WiMax. WiBro è quindi adatto ad applicazioni mobile che necessitano di alta sicurezza nella trasmissione delle informazioni. Il Global Positioning System – GPS -, è un sistema satellitare a copertura globale gestito dal dipartimento della difesa statunitense. Permette, attraverso un trasmettitore ed un ricevitore, di rintracciare la propria posizione su una mappa geografica e quindi di trasmetterla ad un centro di calcolo. Le applicazioni di questo sistema sono quindi legate tipicamente alla logistica ed al controllo sulla distribuzione dei prodotti a distanze anche elevate. Il sistema di posizionamento Galileo è un sistema di navigazione satellitare civile sviluppato in Europa, come alternativa al GPS statunitense. La sua entrata in servizio è prevista per il 2008 e si baserà su trenta satelliti orbitanti. I principali scopi di Galileo sono di garantire una maggiore precisione a tutti gli utenti rispetto all’attuale sistema di posizionamento, di migliorare la copertura dei segnali dai satelliti, di realizzare un sistema di posizionamento globale che possa sempre funzionare anche in tempi di guerra.
Concludendo questa panoramica sulle tecnologie e sulle applicazioni per il mobile computing possiamo analizzare positivamente, come segnale di maturità, il fatto che ogni anno aumentano le quote budget assegnate ai progetti di mobilità e i dipartimenti ICT cercano sempre di più di individuare figure aziendali per favorire la costruzioni di processi basati sulle “mobile applications”. Un ulteriore elemento di riflessione è la presenza sul mercato di molti operatori che offrono servizi di mobilità specifici ed alla maturità che le nuove tecnologie wireless a banda larga su scala nazionale stanno raggiungendo. L’investimento in queste tecnologie è quindi un obbligo sia per le aziende che vogliano migliorare i propri flussi di produzione, vendita e logistica.